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Che differenza c’è tra x32, x64 e x86?

  • Settembre 21, 2022
  • 8 min read
Che differenza c’è tra x32, x64 e x86?

Il sistema digitale per funzionare ha bisogno di un proprio linguaggio, esistono vari tipi di linguaggio, C, C++, Java, Python, Pascal, Assembler ecc ecc.

Ogni linguaggio tramuta le proprie scritture in bit, ovvero in piccole unità contenente dati che hanno due possibilità di valori: o rappresentano un uno (1) oppure rappresentano uno zero (0); non a caso la parola bit è l’abbreviazione di cifra binaria, BInary digiT. Questo processo è anche detto codice binario, che di fatto è la base dell’informatica.

Il codice binario è appunto un codice la cui lettura avviene da destra verso sinistra, ad esempio, se dovessimo decifrare in numero tradizionale, ovvero la nostra numerazione che è quella araba, un numero binario a 4 bit come 1001 questo equivarrebbe alla cifra 9 perché ogni numero se è attivo, e quindi ha la casella 1 ha un valore predefinito, se non è attivo vale 0 e non acquisisce quel valore; nello specifico, nell’esempio appena esposto, il valore 1001 equivalente a 9 si ricava in questo modo:
i numeri da destra verso sinistra hanno un valore crescente di: 1, 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128 ecc ecc, per cui saranno attivi, tramite l’1, il primo numero sulla destra che vale 1 ed il primo numero sulla sinistra che vale 8, che sommati ai due numeri non attivi, quindi valore zero, si ottiene 9.

Questo linguaggio è alla base del linguaggio macchina, o meglio, rappresenta il codice in cui sono scritti i programmi che vengono eseguiti tramite l’utilizzo di un processore che, a sua volta, li comunica ad un computer.

Non esiste un linguaggio macchina universale, e difficilmente potrà esistere, questo perché ogni processore, ogni sistema operativo, ogni computer, o dispositivo elettronico, ha incorporato dentro se determinati componenti che hanno una determinata lettura, per cui un codice macchina per Windows non sarà usufruibile per un dispositivo Apple o Android e viceversa.

Non è possibile perché è come se parlassero due lingue diverse.

Il punto di forza di questo codice è appunto quello di consentire ad un sistema di essere veloce e rapido nell’esecuzione di un comando, d’altro canto non sarà possibile per l’uomo decifrare cosa c’è scritto perché ci troveremo di fronte a tante stringe in codice binario.

Fatta questa premessa sul codice binario, bit, linguaggio macchina andremo a vedere cosa significano le sigle x32, x64, x86

Cosa si intende con la scritta X32?

Con il termine x32 ci si riferisce alla versione a 32 bit (ovvero quell’insieme di operazioni prima elencate in codice binario a sequenza crescente, solo che invece di essere formato di 4 valori ne contano 32, in questo modo sarà possibile fare quasi una infinità di operazioni) di un dato sistema operativo o software.

Si rammenta che un sistema operativo non è altro che un particolare programma capace di gestire il dispositivo detto anche device, che utilizziamo ( computer, tablet, smartphone, smartwatch ecc ecc.) in quanto capace di fare da intermediario tra l’utente e il computer, questo avviene perché tramuta il codice binario del linguaggio macchina in comandi ben precisi da noi determinati, consentendo di fatto, anche ai non programmatori di poter utilizzare un dispositivo elettronico (device) pur non avendo le capacità di programmazione.

A fare da apripista, almeno sul grande mercato a costi più ragionevoli, è stato Bill Gates con la sua società Microsoft, lui ha avuto la capacità di escogitare un sistema operativo che poteva essere utilizzato dall’utente medio, senza grosse difficoltà; di fatto è stato in grado di tramutare in grafica il linguaggio macchina.

Tra i più importanti sistemi operativi, indicati anche con l’acronimo SO, abbiamo il Windows, Apple, Android, Linux.

Quindi un sistema x32 indica un processore che ha la finalità di elaborare contemporaneamente grandi quantità di dati, fino ad arrivare (con il conteggio mostrato prima) a 32 bit che, attivati tutti, possono arrivare a contare 4.294.967.296 informazioni che vengono elaborate in un colpo solo, quindi 4 Gigabyte di RAM ( acronimo di Random Access Memory, ovvero memoria ad accesso casuale, è una memoria volatile inserita all’interno del computer).

Ma non sempre è stato così, i primi PC avevano processori in grado di processare 4 bit, poi 8 e così via fino ad arrivare ai 64 bit odierni, il tutto in meno di 30 anni. I computer in pochi anni hanno fatto un grosso balzo in avanti, sono passati da fare piccole operazioni fino ad arrivare a poter eseguire operazioni molto complesse in un arco temporale molto basso, al punto che siamo stati costretti a migliorare anche le nostre password e tutti i sistemi di protezione perché, i male intenzionati, hanno a disposizione mezzi più potenti, ovviamente l’utilizzo di questi mezzi è usato anche a fin di bene nella ricerca.

Il 32 bit tuttavia è un sistema obsoleto, era utilizzato circa 15 anni fa e con il passare del tempo viene sempre meno utilizzato, ormai sono rimasti in uso poche macchine, software e processori che sfruttano i sistemi a 32 bit. I nuovi software vengono progettati per sistemi a 64 bit, infatti le grosse compagnie, come ad esempio Google, nei loro store non mettono più sul mercato prodotti a 32 bit i quali saranno totalmente sostituiti da quelli a 64 bit e in un futuro, non troppo lontano, con i limiti che al momento sono presenti, verranno sostituiti da sistemi funzionanti a 128 bit.

Cosa si intende con la scritta X64?

Invece, con il termine x64, ci riferiamo ad un Sistema Operativo o software che funzionano con 64 Bit.

Questi sono sistemi più nuovi e più potenti di quelli a 32 bit, rappresentano una loro logica conseguenza tecnologica, infatti sono in grado di elaborare il doppio dei dati dei processori a 32 bit.

Sempre facendo lo stesso calcolo mostrato in precedenza possiamo affermare che, utilizzando questo nuovo processore si passa da un massimo di 4 gigabytes di RAM (la ram come detto precedentemente è una memoria volatile, significa che si resetta quando viene spento il PC) capace di fare 4.294.967.296 in contemporanea ad una memoria di 8 gigabytes di RAM capace, quindi, di svolgere ben 8.589.934.592 di operazioni nello stesso momento, insomma una capienza doppia e di fatto anche una velocità maggiore.

Questo sistema a 64 Bit è ormai sul mercato da circa 15 anni e, nella prassi, è installato in quasi tutti i nostri dispositivi, salvo qualche eccezione, e probabilmente sarà in uso per ancora diversi anni prima di essere sostituito con un sistema a 128 bit.

Cosa si intende con la scritta X86?

Con il termine x86 ci si riferisce ad una versione a 32 bit di un programma o sistema operativo.
Questa rappresenta un’architettura che fa parte di processori, cioè una unità di elaborazioni di dati con la capacità di far eseguire alla macchina i comandi che noi diamo tramite i nostri click o pigiando tasti della tastiera, della famiglia Intel Corporation che altro non è che la multinazionale americana che li produce e che sono utilizzati nei nostri device, o di software.

Quindi, quando andiamo a spulciare all’interno del nostro disco rigido, noto come Hard disk, ovvero quel dispositivo che in maniera grossolana consente di memorizzare dati nel nostro PC per ritrovarli sempre nello stesso punto che ha una capacità di capienza misurabile (di norma) in Gigabytes o Terabytes in base al prodotto che utilizziamo, potremmo aver notato la scritta “Programmi (x86)”, questa non è altro che la cartella dove vengono archiviati i file che consentono la fruizione di software (programmi informatici) a 32 bit su un sistema di 64 Bit, una sorta di interprete che consente di far comunicare e capire due dispositivi che parlano linguaggi diversi.

Ma non sempre è stato così, lo sviluppo tecnologico ha fatto sì che inizialmente il termine x86 fosse per processori a 16 bit per poi passare a 32 e 64 e in un futuro avremo sarà per processori a 128 bit quindi capaci di eseguire in contemporanea 17.179.869.184 operazioni con un semplice click.

Arriveranno sistemi a 128 bit?

Ad oggi non ci sono conferme di quando passeremo a processori e sistemi operativi capaci di funzionare a 128 bit.

Tuttavia, visto il progresso tecnologico e le maggiori funzioni dei nostri computer, tablet, smartphone e altri dispositivi elettronici, sarà solo questione di tempo; quantificare non è possibile perché i nostri sistemi informatici funzionano a 64 bit da inizio anni duemila e al momento funzionano bene, quindi fare un ulteriore step al momento non è di grossissima utilità.

Questo perché passare ad un processore da 128 bit richiederebbe più memoria oltre che un aumento delle dimensioni della cache, ovvero una memoria molto piccola ma che in compenso è velocissima perché la sua finalità è quella di regolare l’esecuzione dei software, senza l’incremento di questa memoria, paradossalmente i nostri computer diventerebbero più lenti.

Altra problematica è rappresentata dalle maggiori dimensioni che il processore dovrebbe avere, quindi oltre a consumare più energia, raggiunge anche una temperatura maggiore, e quindi bisognerebbe installare anche delle ventole di raffreddamento più grandi o più performanti.

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Christian Salerno

Annata 1989, prima degli anni 2000, insomma i tempi migliori! Eheh. Pianista di professione e grande amante della condivisione. In questo Blog ho condiviso tutte le mie conoscenze informatiche.

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