Cosa fare quando lo smartphone si blocca

Anche se in molti ancora lo negano, la verità è che oramai nessuno può fare più a meno degli smartphone. Tra chi lo usa per semplice divertimento, chi per ragioni di studio e chi per motivi personali, non esiste più persona (o quasi) che non ne possegga uno.
Proprio per queste ragioni è di fondamentale avere un dispositivo sempre efficiente, che non lascia a piedi nel momento del bisogno. Purtroppo, però, per quanto tecnologicamente evolute, stiamo pur sempre parlando di macchine che possono dare dei problemi.
Come vedremo successivamente, queste problematiche possono essere di tipo software, e per questo motivo essere risolti direttamente dall’utente, oppure di tipo hardware, e di conseguenza richiedere l’intervento di un centro assistenza.
Ma con questi presupposti, cosa fare quando lo smartphone si blocca? Come agire per il meglio per comprendere le cause del blocco? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.
Smartphone che si blocca: cause

Le cause che possono determinare un blocco dello smartphone sono numerose, alcune di natura software, e generalmente sono le più semplici, altre invece di tipo hardware.
Quest’ultime purtroppo, a meno di non avere le competenze adeguate, richiedono l’intervento di un tecnico o comunque di un centro assistenza, in garanzia o a pagamento a seconda dei casi. Per i problemi software invece, con un minimo di dimestichezza e un po’ di pazienza, è possibile agire in fai da te.
Ma cosa accade esattamente quando uno smartphone si blocca? Indipendentemente dalla qualità e dal prezzo del dispositivo, si tratta di una situazione che prima o poi si verifica per chiunque, o se ancora non è successo, prima o poi accadrà.
Nel dettaglio, in un momento in cui si utilizza una qualsiasi applicazione, ad un certo punto il display non risponde più ai comandi touch. Tutto appare come “congelato“. Il primo passo da muovere in questi casi è riavviare il telefono.
Molto probabilmente anche il tasto di accensione non risponderà correttamente a una pressione normale, e per questo motivo sarà necessario tenerlo premuto più a lungo.
Quando questo accadrà, apparirà l’opzione Riavvia su cui cliccare. Se non dovesse comparire nessun menù invece, prolungando la pressione per alcuni secondi lo smartphone prima o poi si spegnerà. A quel punto, dopo aver lasciato passare qualche istante, sarà possibile riaccendere il dispositivo.
Per i terminali che lo permettono, anche la rimozione della batteria per ovvi motivi permetterà di spegnere il telefono per poi riaccenderlo una volta reinserita.
Questi sistemi però, possono essere validi nel momento in cui il blocco si presenta una sola volta, o comunque molto sporadicamente.
Nel momento in cui la problematica si manifesta con una certa frequenza, è necessario comprendere quale possa essere la causa scatenante e intervenire di conseguenza.
Blocco dello Smartphone: Il Software
Abbiamo detto che molte delle problematiche alla base dei blocchi di uno smartphone sono di natura software. Come muoversi in questi casi? Il primo passo da muovere è quello di fare un po’ di pulizia al dispositivo.
Una buona idea, prima di iniziare, è quella di fare un backup di tutti i propri dati, quindi di foto e documenti di varia natura. Una volta fatto ciò, è possibile iniziare ad esempio eliminando tutte le applicazioni non utilizzate, che generalmente non sono poche.
Leggi come svuotare la memoria dello Smartphone.
Il secondo step consiste nell‘eliminare tutti i file di cui non si ha bisogno frequentemente, dal momento che questi saranno già stati salvati su un backup, magari in Cloud su applicazioni come Google Drive, DropBox o altre.
Con il tempo infatti, una mole eccessiva di dati può provocare in prima battuta il rallentamento del dispositivo, e in un secondo momento i tanto temuti blocchi dello smartphone.
Questa pulizia è possibile farla sia manualmente, che in maniera automatica grazie ad alcune app.
In alcuni casi sono già installate di fabbrica sul telefono, mentre in altri sarà necessario scaricarle e installarle dal proprio store.
Questi software generalmente evidenziano quali sono le applicazioni meno utilizzate (o non usate) suggerendone la rimozione, ma sono anche capaci ad esempio di scovare i file duplicati, oppure di rimuovere tutti quei frammenti di file che inevitabilmente le app disinstallate lasciano.
In pochi istanti, una volta impostata correttamente l’app di pulizia, il telefono dovrebbe tornare operativo al 100%.
Purtroppo nei casi più estremi nemmeno questo tipo di operazione risolve definitivamente la problematica, che si ripresenta puntuale dopo poco tempo.
In tali situazioni rimane solo ed esclusivamente una soluzione: ripristinare il telefono alle condizioni di fabbrica. In questo modo verranno cancellate definitivamente tutte le app ad eccezione di quelle installate dal produttore, e la totalità dei file presenti sul dispositivo. Nel 99% dei casi, a questo punto il telefono sarà come nuovo.
Smartphone Bloccato per problemi di Hardware

Abbiamo detto che nel 99% dei casi una volta effettuato il ripristino delle condizioni di fabbrica, qualsiasi problema legato al blocco dello smartphone dovrebbe essere risolto. Purtroppo il 99% non significa “totalità”.
In alcune situazioni, infatti, la causa del blocco potrebbe essere un problema di natura hardware. Come fare per comprenderlo? Sugli store esistono delle applicazioni di benchmark. In parole povere queste app effettuano una diagnostica completa del dispositivo.
Metteranno, quindi, sotto sforzo le varie componenti, partendo dal processore e proseguendo con la memoria RAM, la memoria ROM, la batteria, il display, gli altoparlanti e tutti gli altri.
Una volta terminato tale diagnostica (potrebbe volerci fino a qualche ora per un’analisi approfondita), l’app sarà in grado di determinare se qualcuna delle componenti messe sotto stress presenta dei malfunzionamenti.
Molto spesso, seppur non sempre, la responsabilità dei blocchi è da ricercarsi nella memoria RAM.
Ma come fare in questi casi per risolvere per sempre il problema? Se si ha la fortuna di avere lo smartphone ancora in garanzia, è sufficiente rivolgersi al più vicino centro autorizzato, spiegare il problema e attendere i tempi tecnici di lavorazione.
Se invece lo smartphone è fuori dal periodo legale di garanzia, non rimarrà altra soluzione che rivolgersi presso un centro assistenza affidabile. Ovviamente in tali situazioni sarà necessario affrontare una spesa più o meno alta.
Problematiche di questo tipo infatti, conducono inevitabilmente alla sostituzione della scheda madre (o scheda logica).
La spesa varia chiaramente a seconda del modello del dispositivo. Per intenderci, per modelli entry level generalmente il costo della sostituzione è inferiore a 100 euro (cifre puramente indicative). Per smartphone top di gamma, invece, il discorso cambia e la cifra può salire notevolmente.
Ovviamente, una volta effettuata la riparazione, il problema dovrebbe essere risolto per sempre. Il consiglio in tali situazioni è quello di fare affidamento solamente a centri dalla comprovata esperienza che siano in grado di rilasciare al cliente un minimo di garanzia sull’intervento fatto.